Quanto siamo obesi ?
Il grado di sovrappeso ed obesità vengono misurati con l’Indice di Massa Corporea (IMC)
(o Boby Mass Index, BMI). Il BMI si ottiene dividendo il peso in kg per il quadrato
dell’altezza in metri secondo la formula:
BMI=peso (kg)/altezza 2 (m)
Quando rivolgersi al chirurgo ?
La Chirurgia Bariatrica può essere proposta ai pazienti a partire da un BMI di 40
kg/m2 o a partire da un BMI di 35 se vi sono patologie associate (comorbilità)
come il diabete di tipo 2, l’ipertensione, dolori persistenti alle articolazioni, apnee
notturne (OSAS) o altre patologie che possono migliorare con il calo di peso.
Inoltre per essere candidabili all’intervento sono necessari:
- Età compresa tra i 18 ed i 60 anni (in casi selezionati fino ai 65 anni)
- Fallimento di terapia dietetica durata almeno un anno
- Obesità presente da almeno 5 anni
- Assenza di controindicazioni psichiatriche
A quali interventi è possibile sottoporsi ?
Le procedure chirurgiche per il trattamento dell’obesità grave si suddividono in
procedure restrittive (che limitano l’ingresso del cibo) come il Bendaggio gastrico
regolabile, la Sleeve Gastrectomy (Gastrectomia Verticale), procedure
malassorbitive (che riducono l’assorbimento nel tratto gastrointestinale del cibo
ingerito) come la Diversione Biliopancreatica e le procedure miste (restrittive con
diminuito assorbimento) come il Bypass gastrico a Y o il Bypass gastrico a OMEGA
Le procedure chirurgiche sono quelle consigliate e verificate dalla Società Italiana
di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie metaboliche (S.I.C.OB.).
Tutte le procedure vengono eseguite con tecnica mininvasiva (laparoscopia)
ovvero attraverso delle piccole incisioni.
Una volta posta l’indicazione alla chirurgia bariatrica un team multidisciplinare
valuterà in accordo con il paziente l’intervento più adatto.
Perché la chirurgia dell’obesità ?
La terapia conservativa è fallimentare in circa il 95% dei pazienti obesi con BMI
maggiore di 35. In tale ambito la chirurgia rappresenta ancora oggi l’unico
approccio efficace a lungo termine per il controllo del peso corporeo e della
sindrome metabolica secondaria all’obesità (ipertensione, diabete, apnee notturne,
ecc..). La chirurgia bariatrica per esempio determina la remissione completa del
diabete mellito tipo 2 in oltre i tre quarti dei casi.
I rischi legati ad un intervento chirurgico sono comunque molto inferiori a quelli
che già si corrono unicamente per il fatto di essere obesi. Chiunque sia in una
condizione di grave obesità è infatti già esposto a rischi di complicazioni
(cardio-respiratorie, ossee, metaboliche) in grado di influire negativamente
sull’aspettativa di vita. E’ stato infatti dimostrato che l’obesità grave può ridurre in
media l’aspettativa di vita di un individuo di circa 12 anni.
Cosa cambierà dopo ?
La chirurgia bariatrica è un passo importante per la cura dell’obesità patologica e
delle sue comorbidità. Ma da sola non può risolvere il problema: per guarire
veramente sarà necessario accettare le nuove regole che il vostro intervento vi
imporrà. E’ quindi necessaria la piena collaborazione del paziente nel cambiare
radicalmente stile di vita giorno dopo giorno. In questo percorso il team del nostro
centro supporterà il paziente indicando la condotta più adeguata da seguire a
seconda del tipo di intervento subito e delle problematiche personali.