Il Dr. Giovanni Quartararo effettua trattamenti chirurgici di ernie addominali e laparoceli
L’ernia addominale consiste in una estroflessione del peritoneo (sacco erniario) fuoriuscita da una breccia della parete addominale detta “porta erniaria”.
Quando un’ernia si forma attraverso una breccia tra i muscoli addominali costituitasi su una pregressa incisione chirurgica si parla di laparocele ovvero un’ernia post-incisionale.
Spesso l’ernia è asintomatica o può dare segno di se’ solo durante gli sforzi addominali.
La sintomatologia principale è data dal dolore soprattutto sotto sforzo e dalla comparsa di una tumefazione più o meno grande a livello della porta erniaria addominale o della cicatrice di un pregresso intervento nel caso di un laparocele.
Nelle grosse ernie e laparoceli oltre a questa sintomatologia si possono avere difficoltà respiratoria, inabilità nel movimento e sintomi legati a complicanze acute e croniche (occlusione intestinale, sub occlusione, strozzamento e incarceramento ecc…)
La diagnosi è essenzialmente clinica ma spesso soprattutto nei laparoceli e nelle grosse ernie può essere utile associare una TC addome per studiare la parete addominale, misurare l’entità della porta erniaria, evidenziare ulteriori possibili ernie secondarie così da pianificare il miglior trattamento.
L’unica terapia per curare un’ernia o laparocele è quella chirurgica.
L’intervento di plastica di ernia addominale come quello di laparocele consiste nel eseguire una lisi delle aderenze del contenuto del sacco erniario, resecare quest’ultimo e quindi riparare il difetto di parete apponendo una protesi di materiale non riassorbibile o biologico così da rafforzare la parete addominale e ridurre la tensione addominale.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Si esegue una incisione in corrispondenza della porta erniaria o della pregressa incisione chirurgica e una volta ridotta l’ernia in addome e resecato il sacco erniario si procede alla riparazione del difetto di parete suturando una protesi tra i piani muscolari.
L’intervento è eseguito in anestesia generale. Vengono praticati 3 piccole incisioni lontane dal sito dell’ernia o del laparocele, attraverso le quali vengono introdotti gli strumenti laparoscopici. Dopo aver ridotto l’ernia in addome viene eseguita la riparazione del difetto ernirario posizionando una protesi intraperitoneale da “dentro ‘addome”. I vantaggi di questa tecnica mininvasiva sono la ripresa all’attività di vita quotidiana più rapida oltre all’indubbio vantaggio estetico. Tale tecnica può essere particolarmente indicata nei pazienti obesi o sovrappeso nonché nei pazienti sportitvi professionisti o amatoriali o che per motivi lavorativi necessitano di tornare “in forma” quanto prima.
Dopo aver effettuato una visita presso lo studio medico del Dr. Quartararo potranno essere prescritti alcuni esami di approfondimento come prove di funzionalità respiratoria e TC addome per studio di parete. Nei pazienti sovrappeso e obesi potrà essere necessario eseguire una dieta preoperatoria in preparazione all’intervento.
Una volta completato l’iter di studio pre-operatorio, il Dr. Quartararo indirizzerà il paziente alla struttura più idonea alle sue esigenze per sottoporsi all’intervento chirrugico e indicherà quale approccio tra tradizionale o laparoscopico sia il più indicato in base alle condizioni cliniche del paziente.
Nei primi 1-2 mesi è consigliato indossare una fascia elastica a corpo ed evitare sforzi della parete addominale per ridurre il rischio di recidiva.
Si potrà tornare a fare la vita di sempre e meglio di prima non avendo più il fastidio o dolore legato all’ernia o al laparocele.