Che cosa sono i condilomi anali ?
Si tratta di lesioni tumorali benigne, trasmesse per lo più per via sessuale, causate da virus del tipo Papillomavirus, lo stesso delle verruche cutanee.
Lesioni tumorali benigne causate da virus del tipo Papillomavirus.
Si tratta di lesioni tumorali benigne, trasmesse per lo più per via sessuale, causate da virus del tipo Papillomavirus, lo stesso delle verruche cutanee.
Si stima che circa il 70% della popolazione entri almeno una volta in contatto con il virus HPV. Di questi però solo alcuni sviluppano la malattia condilomatosa.
Di frequente i soggetti immunodepressi e o soggetti affetti da Aids possono svilupparla dal 60 sino all’ 80% dei casi.
Il contatto sessuale rappresenta la modalità di trasmissione principale e può avvenire per via
Genitale-genitale e/o anale, manuale-genitale e/o anale, orale-genitale e/o anale.
Per tale motivo al momento della prima visita è opportuno al riguardo che venga controllato anche il partner e curato contemporaneamente. Se il paziente sospetta di aver sviluppato tale malattia sino a conferma diagnostica è assolutamente consigliato avere solo rapporti protetti con il/ i propri partner.
Le lesioni si presentano sotto forma di piccole vegetazioni esofitiche, verrucose, biancastre, peduncolate. Interessano la zona perianale, il canale anale e talvolta in associazione o isolatamente anche i genitali. Nel caso che persistano per molto tempo se trascurate vi è inoltre la possibilità di una degenerazione tumorale. Il grado di associazione tra infezione HPV e tumore è 50 volte superiore rispetto al rischio tra fumo di sigaretta e tumore al polmone. Tuttavia la maggior parte delle infezioni è transitoria circa 90%, il rischio è maggiore solo nei soggetti con infezione persistente.
L’aspetto clinico è tipico ed è sufficiente per porre la diagnosi di condilomatosi anale o anogenitale. Uno studio sierologico e immunologico per valutare ulteriori eventuali contatti virali e per precisare lo stato delle difese anticorpali può essere indicato. Le biopsie preoperatorie vanno considerate non tanto per escludere la presenza di aree di displasia o di carcinoma dell’epidermide dell’ano ma per tipizzare il virus, come pure deve sempre essere eseguito l’esame istologico della lesione indipendentemente dalle dimensioni ma soprattutto in caso di lesioni particolarmente consistenti e dure. Infatti è stato dimostrato che aree di carcinoma in situ posso essere presenti anche nelle lesioni di piccole dimensioni e comunque la tipizzazione va sempre eseguita poiché premette di estendere un follow-up stretto nei pazienti portatori di HPV 16 E6 (L83V) per la loro elevata tendenza a determinare una infezione persistente anche su cute apparentemente sana, quindi per la loro tendenza alla progressione della malattia nonché alla cancerogenesi.
L’infezione da HPV è una malattia cronica infettiva da cui non si può guarire, è però necessario trattare la manifestazione clinica dei condilomi. In determinati casi vi può essere indicazione a eseguire cicli di applicazione locale di creme immunostimolanti e/o antimitotiche (agenti antitumorali) frequenti però sono le recidive locali.
L’asportazione tramite Laser (in regime ambulatoriale) o con bisturi elettrico (in regime di Day Surgery) spesso è più risolutiva anche se può richiedere più sedute.
Parallelamente ai trattamenti locali una terapia immunostimolante con Interferone, può essere indicata in particolare nei soggetti immunodepressi o nelle recidive.
La decisione di effettuare le terapie previste in caso di condilomatosi anale verrà valutata dal Dr. Quartararo in rapporto alla sede ed al numero di lesioni presenti. Per tale motivo è di fondamentale importanza effettuare una visita completa del paziente e del suo partner nonchè inserire il paziente in un protocollo specifico per le malattie sessualmente trasmissibili.
Dopo aver effettuato una prima visita proctologica presso lo Studio del Dr. Quartararo se confermata la diagnosi il paziente dovrà essere inserito in un programma specifico per le malattie sessualmente trasmissibili.
Verranno quindi prescritti esami ematici e sierologici specifici con l’intento di evidenziare eventuali ulteriori infezioni virali e non, e una visita presso il dermatologo dello Studio medico.
Il paziente sarà invitato a indirizzare ad una prima visita proctologica anche il proprio partner sessuale.
Il Dr. Quartararo a questo punto indicherà il miglior trattamento a seconda del quadro clinico eventualmente anche in più sedute terapeutiche.
Nel caso fosse necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico per il trattamento dei condilomi anali il paziente verrà indirizzato all’intervento nei tempi più brevi possibili e nella struttura che più si adatta alle esigenze del paziente.
Tutti gli eventuali partner sessuali nei tre mesi precedenti andrebbero avvisati e indirizzati a visita chirurgica o dermatologica. E’ necessario astenersi dai rapporti sessuali sino alla fine della terapia per evitare una re-infezione. L’infezione è trasmessa più facilmente quando le lesioni sono di recente insorgenza e\o visibili ma è comunque sempre consigliabile usare le dovute precauzioni del sesso protetto anche dopo la terapia.